Giulio Maggi

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«...40, 50 miglia al giorno è come un nulla e pure sono sano e grasso come un frate. Non temere di me, se son destinato di morire ucciso. Il tenente dopo la battaglia mi ha pagato da mangiare, e da bere[1] ed il colonnello mi ha fatto gli elogi in caffè[2]..»

Giulio Maggi (Novara, 7 marzo 1846America, ...) è stato un patriota italiano, volontario decorato della campagna garibaldina del 1866 in Trentino.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Novara nel 1846 da Giovanni e Marianna Bellotti. Con lo scoppio della terza guerra di indipendenza tra il Regno d'Italia e l'Impero d'Austria, Giulio Maggi, giovane studente, si arruolò nel Corpo Volontari Italiani di Giuseppe Garibaldi e fu incorporato nella 2ª compagnia del 2º Reggimento Volontari Italiani comandata dal capitano Tommaso Marani.

Combatté valorosamente nella battaglia di Ponte Caffaro, ove fu tra i primi a conquistare il ponte, che segnava il confine di Stato tra Italia e Austria, uccidendo in un furioso corpo a corpo un soldato croato. Partecipò alle operazioni in Val Vestino e alla battaglia di Pieve di Ledro. Fu decorato della medaglia d'argento al Valor Militare e le sue lettere di guerra, scritte alla madre, sono state pubblicate da Paolo Cirri nel 2008.

Emigrò in America in cerca di fortuna e di lui non si seppe più nulla.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'Argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Fra i distinti che con maggior slancio si spinsero innanzi nel fatto d’armi.»»
— Ponte Caffaro, 25 giugno 1866

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il sottotenente Giulio Grossi di Venezia morì nell'assalto durante la battaglia di Pieve di Ledro del 18 luglio 1866 e fu decorato di una medaglia d'argento al Valor Militare alla memoria per "aver date prove di non comune valore".
  2. ^ Il tenente colonnello Pietro Spinazzi era il comandante del 2º Reggimento Volontari Italiani.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Paolo Cirri, Le lettere del volontario garibaldino Giulio Maggi (1866), in "Garibaldi in Piemonte tra guerra, politica e medicina", a cura dell'Istituto per la storia del risorgimento italiano, Novara 2008.
  • Corpo dei Volontari Italiani (Garibaldi), Fatti d'armi di Valsabbia e Tirolo, 1867
  • Gianpaolo Zeni, La guerra delle Sette Settimane. La campagna garibaldina del 1866 sul fronte di Magasa e Val Vestino, Comune e Biblioteca di Magasa, 2006